La contrattazione con gli enti locali come mezzo per arrivare ad una maggiore equità sociale facendo rete con le associazioni del territorio. È questo uno degli scopi inseguiti dallo Spi Cgil Calabria che continua nel suo percorso di formazione sulla contrattazione sociale con Renato Bressan del dipartimento Contrattazione Sociale Spi Cgil Nazionale.
Dalla fiscalità locale, passando alle scadenze amministrative con particolare riferimento ai rendiconti di gestione, bilanci di previsione e documento unico di programmazione degli enti locali, i dirigenti e gli attivisti dello Spi continuano ad acquisire competenze e strumenti per l’elaborazione di piattaforme da condividere con i cittadini attraverso le Leghe Spi diffuse sul territorio.
Piattaforme che verranno poi presentate agli enti locali, proseguendo così quel percorso di rivendicazioni e richiesta di attenzioni iniziata già con la lettera inviata in occasione delle amministrative ai candidati a sindaco calabresi.
«Il ruolo del sindacato è molto importante, finalmente la contrattazione sociale entra nei temi del congresso – ha affermato il segretario Spi Cgil Calabria Claudia Carlino -. Una formazione in itinere, permanente, ci permetterà di negoziare con i comuni e non solo, di esserci e di condividere. Le Leghe e il territorio devono essere punti dai quali partire per arrivare a tutte quelle associazioni che vi ruotano attorno».
«Sta a noi – ha concluso – dare loro un obiettivo politico, che è quello di migliorare le condizioni di vita, ottenendo una progressività di imposte e tariffe. Anche questi sono elementi che concorrono ad un percorso di equità e giustizia. Rivendichiamo giustizia sociale rispetto alle risorse pubbliche».